Hai una proprietà immobiliare di cui vuoi liberarti? In questo articolo di Casavo trovi tutte le informazioni necessarie su come vendere una seconda casa: le strategie per velocizzare la trattativa, le tasse da versare e le attività da svolgere una volta conclusa la compravendita.
Vendita di una seconda casa: come gestirla al meglio
Gestire un ulteriore immobile oltre alla residenza principale si rivela a volte più un problema che un piacere. Le seconde case sono gravate da oneri fiscali di mantenimento, tra cui l’IMU, l’imposta municipale unica. L’IMU viene calcolata in base ad aliquote e parametri comunali e può essere ridotta del 50% se l’immobile viene dato in comodato d’uso gratuito a un parente di primo grado. Questi oneri riducono i vantaggi derivanti da canoni di affitto e altre rendite. Alle tasse ci sono poi da aggiungere le spese di manutenzione che, nel caso diinterventi straordinari, rimangono a carico dei proprietari.
I consigli su come vendere una seconda casa non sono molto diversi da quelli per cedere una qualsiasi abitazione in poco tempo.
Assicurati prima di tutto di avere i documenti in regola e, se serve, recupera quelli che mancano. Dedicati poi a piccoli lavori per sistemare problemi e inestetismi che rischiano di allontanare gli acquirenti. Concentrati infine su un servizio fotografico di qualità per proporre immagini accattivanti da pubblicare nell’annuncio.
Una volta che avrai sistemato ogni dettaglio per presentarlo al meglio puoi farti un’idea del valore del bene con il nostro strumento online per una valutazione gratuita.
Ora che è pronta per la vendita e che conosci la sua quotazione base, rimangono da capire le tasse per il passaggio di proprietà. Continua a leggere per trovare la risposta alla domanda “Cosa succede se vendo la seconda casa?” e per scoprire tutti i dettagli sulla tassazione.
Quali sono le tasse per chi vende una seconda casa
Se hai intenzione di liberarti di una tua proprietà ti starai chiedendo probabilmente quali tasse si pagano sulla vendita della seconda casa. Ti ricordiamo prima di tutto che l’articolo 1475 del codice civile stabilisce che imposte, spese e oneri notarili per i contratti di vendita sono sempre a carico di chi acquista. L’imposta di registro, calcolata in percentuale sul valore catastale della proprietà, è una delle principali tasse da considerare. Per la persona che cede è previsto un contributo solo per il possibile guadagno derivato dalla compravendita.
Le imposte sulle cessioni immobiliari includono infatti due diverse ipotesi per tassare l’eventuale plusvalenza generata dalla trattativa – cioè l’aumento di valore rispetto al prezzo di acquisto. Le tasse sulla vendita possono variare a seconda che si tratti di immobili tra privati, immobili ricevuti in donazione o la vendita della prima casa. L’elemento che fa la differenza nel calcolo, come puoi vedere nell’infografica riassuntiva, è il tempo.
Vediamo meglio i dettagli relativi alla tassazione sui guadagni nei prossimi paragrafi.
Tasse da pagare per chi vende una casa ereditata o comprata meno di 5 anni fa
Quali sono le tasse per chi vende una seconda casa? Se sono trascorsi meno di cinque anni dall’acquisto o dal passaggio di proprietà dovuto a eredità ti verrà chiesto di pagare le tasse sull’aumento di valore derivante dalla trattativa, esattamente come per le prime case. Diciamo per esempio che hai acquistato un bene a 100.000 euro e dopo un anno lo rivendi a 120.000 euro: le imposte riguardano i 20.000 euro di plusvalenza tra un contratto e l’altro.
Ma come si calcola questo importo? Hai due possibilità:
- far rientrare questo guadagno nella tua dichiarazione dei redditi e calcolare l’ammontare in base all‘aliquota IRPEF corrispondente al tuo livello di reddito;
- optare per l’imposta sostitutiva fissa del 26%.
In linea generale, risulta quasi sempre più conveniente puntare sull’imposta sostitutiva per ridurre il carico fiscale.
Tasse da pagare per chi vende una casa ereditata o comprata più di 5 anni fa
Discorso diverso se ti chiedi quali sono le tasse per chi vende una seconda casa ottenuta da più di 5 anni. In questi casi non sono previsti pagamenti IRPEF sull’eventuale aumento di valore.
Per quanto riguarda gli immobili ricevuti in eredità, ci sarà comunque da corrispondere l’imposta di successione secondo le tabelle stabilite in base al grado di parentela con la persona scomparsa.
Cosa fare dopo la vendita di una seconda casa
Ora che abbiamo chiarito il quadro del carico fiscale, rimane da capire cosa succede se vendi la seconda casa. La vendita della casa comporta anche una serie di obblighi di comunicazione e adempimenti amministrativi. All’ex proprietario rimangono infatti in carico alcuni obblighi di comunicazione relativi alla compravendita appena conclusa.
Ecco quali sono gli adempimenti richiesti:
- nell’ipotesi di appartamento in condominio, comunicare all’amministratore la cessione per tutti gli adeguamenti relativi alle notifiche interne e alle spese condominiali;
- comunicare al Comune in cui si trova l’abitazione il cambio di intestazione per la riassegnazione di tutte le imposte collegate;
- comunicare alla questura o al comando dei vigili urbani con una nota rilasciata dal notaio dopo il rogito;
- occuparsi della disdetta o della voltura delle utenze domestiche.
Dopo aver sbrigato queste pratiche amministrative puoi dichiarare conclusi i tuoi obblighi verso la tua ormai ex seconda casa.
Come vedi, il quadro di tasse e adempimenti da svolgere non risulta particolarmente impegnativo: il passaggio più complicato è trovare il miglior acquirente per le tue necessità. Per velocizzare i passaggi, perché non puntare sui vantaggi che ti propone Casavo? Oltre ad approfittare del nostro strumento di valutazione gratuita, puoi ricevere un’offerta diretta di acquisto da parte nostra con pochi passaggi tramite la nostra app. Hai capito bene: se rientra nei nostri parametri, saremo noi a comprare il tuo immobile e a liquidartelo in circa 30 giorni. In alternativa, ti aiuteremo a trovare le persone adatte per concludere la trattativa in tempi rapidi e sicuri!
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