Cessione credito ristrutturazione: cos’è e come funziona

La cessione del credito per la ristrutturazione è un ottimo aiuto per abbattere i costi di rinnovamento di un immobile. Se hai in programma di ristrutturare casa è probabile che tu conosca già i vari incentivi per contenere le spese. Con la cessione del credito hai un ulteriore strumento a disposizione per dimezzare o addirittura azzerare le spese. Niente male, vero?

Se vuoi approfondire, in questa guida che noi di Casavo abbiamo preparato per te trovi tutte le informazioni che ti servono sulla cessione del credito d’imposta per la ristrutturazione.

Come funziona la cessione del credito per la ristrutturazione

Prima di passare ai dettagli, capiamo insieme come funziona in concreto la cessione del credito.

Come sai, le varie agevolazioni previste per la casa si basano sul meccanismo delle detrazioni fiscali. In pratica, una volta aperto il cantiere paghi regolarmente tutti i lavori per poi ricevere il tuo rimborso sotto forma di sconto sulle tasse, in particolare sull’IRPEF.

Ogni anno ti verrà quindi scalata una rata dall’ammontare complessivo dei tributi dovuti in un arco di 5 o 10 anni a seconda del bonus attivato. Il decreto rilancio prevede però due alternative:

  1. la cessione indiretta del credito tramite sconto in fattura;
  2. la cessione diretta del credito d’imposta.

Vediamo nel dettaglio in cosa consistono e che vantaggi portano con sé.

1. Cessione del credito con sconto in fattura

Nel caso di cessione indiretta del credito per la ristrutturazione edilizia puoi beneficiare di uno sconto dal tuo fornitore di servizi, pari all’ammontare dell’incentivo pubblico. Se hai attivato il Superbonus 110%, quindi, non dovrai sborsare un euro perché sarà l’azienda edile ad attivarsi per incassare il rimborso al posto tuo, di solito cedendo a sua volta il credito a un altro soggetto specializzato come una banca o un istituto finanziario.

2. Cessione diretta del credito di imposta

Con la cessione diretta, invece, trasferisci il tuo bonus non all’azienda che esegue i lavori ma a un istituto di credito come una banca o una finanziaria. L’ente ti verserà subito l’importo corrispondente all’incentivo da utilizzare per i lavori, trattenendo però una piccola percentuale per l’attività di intermediazione.

Esiste anche un’altra possibilità che si verifica molto di rado. La ditta che si occupa di fare i lavori potrebbe decidere di accollarsi il credito e di recuperarlo sotto forma di detrazione fiscale al posto tuo. Sono poche, però, le imprese che scelgono questa opzione perché comporta per loro un esborso di liquidità immediato da cui rientrerebbero solo in un periodo medio-lungo.

Un esempio di cessione del credito d’imposta per ristrutturazione edilizia con Superbonus 110%

Facciamo un rapido esempio per capire meglio quali sono le possibilità che ti si aprono una volta ottenuto un incentivo pubblico. Con il Superbonus 110% è possibile attivare la cessione del credito di ristrutturazione di un condominio o di una casa unifamiliare, così come previsto dall’Agenzia delle Entrate. Se hai tutti i requisiti per ricevere l’agevolazione puoi quindi scegliere di:

  • pagare subito l’impresa incaricata dei lavori e ricevere indietro la cifra versata in 5 anni in forma di detrazione fiscale, più un guadagno finale del 10% sul totale pagato;
  • trasferire il bonus a una banca o a un istituto di credito per ottenere subito il 100% dell’importo da versare per i lavori e cedere il surplus del 10% all’intermediario per coprire le varie spese di gestione;
  • ottenere uno sconto in fattura del 100% e passare il credito verso l’Agenzia delle Entrate alla ditta, che poi valuterà se cederlo a sua volta o riscattarlo in detrazioni fiscali.

Se decidi quindi di pagare subito di tasca tua riceverai indietro i soldi in 5 anni con un ulteriore bonus del 10% sulla cifra totale. Se invece preferisci trasferire il tuo credito a terzi, non pagherai nulla ma rinuncerai a quel 10% di incentivo extra che andrà via in costi di gestione.

Quando è possibile attivare la cessione del credito di ristrutturazione

Il Superbonus 110% rappresenta il caso più interessante per beneficiare della cessione del credito perché ti permette di svolgere senza spese interventi onerosi come l’installazione del cappotto termico o la sostituzione degli impianti di riscaldamento.

Ci sono però numerose altre situazioni in cui puoi decidere di trasferire gli incentivi all’impresa edile o a un intermediario finanziario, come per esempio:

  • le opere per implementare le misure antisismiche previste dal Sisma Bonus, con un’agevolazione che va dal 50 all’85% a seconda dei casi;
  • il rifacimento delle facciate, con una riduzione della spesa fino al 90% per i lavori svolti nel 2021 e del 60% per quelli fatti nel 2022;
  • l’installazione di pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica dei veicoli elettrici;
  • gli interventi di riqualificazione energetica di edifici esistenti che rientrano nell’Ecobonus.

In tutti questi casi, con la cessione del credito per la ristrutturazione ottieni uno sconto parziale dei costi da sostenere sotto forma di sconto in fattura o di finanziamento da parte dell’intermediario finanziario.

Per dei lavori di rifacimento facciate da fare nel 2022 con un costo di 60.000 euro, per esempio, puoi cedere il contributo previsto dal Bonus Facciate e ottenere subito una riduzione delle spese pari al 60% del totale. Ti rimarranno da pagare, quindi, 24.000 euro: un risparmio davvero notevole.

Gli incentivi fiscali sono molto utili per realizzare la casa dei propri sogni, e con la cessione del credito d’imposta la ristrutturazione diventa ancora più semplice e alla portata di tutti. Se stai cercando un’abitazione in cui dare vita ai tuoi progetti, ti aspettiamo sulla piattaforma annunci di Casavo: il tuo futuro sta per iniziare.


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