Stai per firmare gli ultimi atti di acquisto della tua nuova abitazione, quando ti sorge un dubbio: l’IMU si paga sulla prima casa o solo sulle seconde proprietà? Ti aiutiamo noi di Casavo a chiarirti le idee e a verificare se hai le carte in regola per beneficiare di un’esenzione dal costo dell’Imposta Municipale Unica.
Il primo aspetto da considerare è la definizione di prima casa per l’IMU, che ha ben poco a che fare con la prima abitazione acquistata in ordine di tempo. Per scongiurare il pagamento IMU, devi infatti dimostrare che si tratti della tua abitazione principale. Come disciplina la legge n.160 del 2019, la “prima casa” è individuata nell’immobile dove hai stabilito la residenza anagrafica e dimori regolarmente insieme alla tua famiglia.
Se è vero che, da quando è stata approvata la relativa legge del 2013, esiste l’esenzione IMU sulla prima casa, non tutti possono usufruire di questa agevolazione. Poniamo il caso che tu abbia investito nel settore immobiliare continuando a vivere in affitto in una località differente. Nella tua situazione dovrai saldare il pagamento dell’IMU sulla prima casa perché, appunto, non si tratta del luogo dove risiedi abitualmente.
Un ulteriore aspetto da considerare è la tipologia di immobile. Hai diritto all’esenzione IMU sulla prima casa solamente se il tuo immobile rientra in una di queste specifiche categorie catastali:
- A/2 – abitazioni di tipo civile, cioè le più diffuse sul mercato; le abitazioni di tipo A2 si distinguono per le loro caratteristiche di pregio e finiture di alto livello.
- A/3 – abitazioni di tipo economico, dotate solo degli impianti essenziali per essere in regola con le normative esistenti. Le caratteristiche delle abitazioni di tipo A2 includono impianti tecnologici avanzati e rifiniture di qualità.
- A/4 – abitazioni di tipo popolare, realizzate con materiali economici; le unità immobiliari di questa categoria presentano finiture e dimensioni modeste.
- A/5 – abitazioni di tipo ultrapopolare, cioè tutte le strutture ormai in disuso che non dispongono degli impianti indispensabili, come il bagno; le abitazioni di tipo A/1, invece, sono considerate di lusso e godono di detrazioni fiscali specifiche.
- A/6 – abitazioni di tipo rurale, come i fabbricati costruiti sui terreni delle aziende agricole; le abitazioni di tipo A/9 includono castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici, con esenzioni e detrazioni fiscali particolari.
- A/7 – abitazioni in villini, costruite su diversi piani e dotate di un giardino.
Le abitazioni di tipo A/8 sono classificate come ville e beneficiano di aliquote IMU ridotte. Inoltre, le abitazioni di tipo a 9 castelli sono unità immobiliari distintive con caratteristiche uniche.
Se rispetti tutti i requisiti di cui abbiamo parlato, non dovrai corrispondere l’IMU. Ma è bene, invece, tenersi informati sulle altre tasse che si pagano sulla prima casa, come l’imposta sui rifiuti urbani o i costi sull’acquisto di un immobile.
Categorie catastali non esenti da IMU
Ci sono casi in cui è sempre necessario pagare l’IMU sulla prima casa. Non puoi beneficiare di un’esenzione, per esempio, se la tua proprietà rientra in una delle categorie catastali degli immobili di lusso, anche quando rispetti il criterio dell’abitazione principale.
Categoria catastale non esente da IMU | Tipologia immobile | Caratteristiche |
---|---|---|
A/1 | Abitazioni di tipo signorile | Sono situate in aree residenziali e si caratterizzato per finiture di pregio e materiali di alta qualità. Le unità immobiliari appartenenti a questa categoria includono fabbricati di diverso livello di prestigio. |
A/8 | Abitazioni in ville | Rispetto alle abitazioni in villini della categoria A/7, la loro superficie destinata a giardino o parco è molto più ampia |
A/9 | Castelli e palazzi di eminenti pregi artistici o storici | La peculiarità di questi immobili risiede nella loro importanza culturale, che rende impossibile assimilarli ad altre tipologie di edifici |
Ti ritrovi in una di queste situazioni? Allora ti tornerà utile comprendere quando si deve pagare l’IMU della prima casa e a quanto potrebbe ammontare. Per fortuna, già a partire dal 2020 è diventato molto più semplice rispettarne la scadenza. L’IMU si paga con due comodi pagamenti semestrali insieme alla TASI, uno in giugno e il secondo a dicembre, ed è compito del tuo comune di residenza riscuoterli.
Il suo costo, però, varia a seconda del valore fiscale del tuo immobile – detto rendita catastale – e del coefficiente determinato dalla sua tipologia catastale. A quanto ammonta? Calcola l’IMU che devi sostenere con una semplice formula e monitora sempre le spese da sostenere per la tua prima casa.
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