Piscine e autorizzazioni: tutto quello che c’è da sapere

La casa con piscina è un piccolo sogno comune a tante persone che desiderano combattere la calura estiva e trasformare il proprio giardino in un paradiso di benessere. Le autorizzazioni per una piscina da costruire, però, possono rivelarsi insidiose e far passare la voglia di confrontarsi con i lavori e la burocrazia.

Se anche tu hai sempre sognato una piscina personale ma non sai da dove iniziare, sei nel posto giusto. In questa guida di Casavo trovi tutte le informazioni che ti servono sulle autorizzazioni per una piscina interrata o fuori terra.

Piscine interrate e fuori terra: quali sono le differenze

La piscina è l’elemento perfetto per progettare il tuo arredo da giardino con stile ed eleganza. Ottime da condividere con le persone care, le piscine fanno felici grandi e piccini e portano l’estate in casa ogni volta che vuoi.

Cominciamo dalle basi: come è fatta la piscina che hai sempre desiderato? Si tratta di quella classica scavata a terra o di una struttura esterna più moderna? A seconda del tuo modello preferito avrai bisogno di lavori e permessi diversi.

A livello amministrativo, la differenza principale tra una piscina interrata e le piscine fuori terra è come vengono installate. La prima richiede una buca nel terreno in cui verrà poi montato l’impianto. Le altre, invece, vengono poggiate sul suolo senza lavori edili.

Come puoi immaginare, le autorizzazioni per una piscina interrata sono molte di più rispetto a quelle per una fuori terra, perché c’è da aprire un cantiere per predisporre lo spazio. Vediamo quali sono i permessi da richiedere in entrambi i casi.

Quali autorizzazioni occorrono per una piscina interrata

La realizzazione di una piscina interrata richiede una serie di via libera dal comune in cui si trova. I dettagli dei documenti da richiedere cambiano da regione a regione e dovrai quindi informarti in base alla normativa locale della città in cui hai intenzione di realizzare il tuo specchio d’acqua privato.

Un fattore a cui prestare particolare attenzione è la presenza di eventuali vincoli paesaggistici o ambientali che potrebbero impedirti di procedere con la piscina dei tuoi sogni. In ogni caso, oltre ai permessi, dovrai presentare in comune anche la SCIA – la segnalazione certificata di inizio lavori – redatta da un tecnico specializzato con tutte le caratteristiche del cantiere.

Titoli abilitativi da rispettare e iter autorizzativo da seguire

C’è poi da considerare anche il permesso di costruire, documento fondamentale per poter aprire un cantiere sulla tua proprietà. La sentenza 1913 del 2019 della Corte di Cassazione ha infatti chiarito che la piscina interrata modifica la volumetria di un immobile e di conseguenza si configura come una nuova costruzione.

L’autorizzazione per una piscina nel tuo giardino privato è quindi necessaria per poter cominciare i lavori di scavo. Il permesso di costruire ti servirà anche nel caso di vincoli paesaggistici o urbanistici. Per proseguire, presenta regolare richiesta allo Sportello Unico per l’Edilizia del tuo comune; solo una volta ottenuta potrai iniziare a scavare.

Esiste, però, un’eccezione. Se la piscina ha un volume complessivo inferiore al 20% di quello dell’edificio principale, è possibile procedere anche senza questo documento per le piscine interrate. Se hai una casa davvero gigantesca o se ti accontenti di una piscina di dimensioni ridotte, potresti quindi andare avanti senza il permesso per costruire e con la semplice SCIA.

Riepiloghiamo quindi l’iter burocratico per ottenere l’autorizzazione per la piscina interrata:

  1. verifica con il tuo comune l’esistenza di eventuali vincoli nella zona in cui vuoi installare la tua piscina;
  2. se la piscina ha un volume superiore del 20% rispetto all’edificio principale e in presenza di vincoli, presenta richiesta per un permesso di costruire;
  3. chiedi a un tecnico autorizzato di compilare e consegnare la SCIA allo sportello comunale;
  4. una volta chiuso il cantiere, ti serve una Dichiarazione di conformità, sempre compilata da un professionista, da presentare insieme alla comunicazione di fine lavori.

Se stai costruendo la tua nuova casa, o se stai già facendo dei lavori di ristrutturazione, puoi allegare le autorizzazioni per la piscina interrata ai documenti già pronti. Se invece si tratta di un cantiere ex novo ci sarà bisogno di una pratica a parte.

Ti raccomandiamo di prestare la massima attenzione ai documenti. Un’eventuale distrazione o mancanza potrebbe portare a conseguenze spiacevoli come la demolizione della piscina!

Non vuoi rinunciare al tuo angolo di relax all’aperto ma la burocrazia ti terrorizza? Forse la piscina fuori terra è quello che fa per te.

Piscine fuori terra: sono necessarie delle autorizzazioni?

Una piscina fuori terra è un’ottima soluzione per portare un po’ di benessere nei tuoi spazi all’aperto anche se non abiti in una delle case più lussuose del mondo.

Questo tipo di piscina nella maggior parte dei casi è semplice da installare e non richiede permessi. Le uniche eccezioni che ti segnaliamo sono l’eventuale costruzione di un muro di contenimento o di pedane in calcestruzzo su cui poggiare la piscina. In questi casi c’è da richiedere il nulla osta per la piscina fuori terra, ma è un problema che puoi aggirare puntando su altri materiali meno permanenti, come il legno o il gres.

Possiamo fare un discorso simile per l’autorizzazione delle piscine seminterrate, ossia quei modelli che hanno solo una parte di struttura scavata in terra. Se sfrutti i terrazzamenti naturali del terreno, puoi procedere senza permessi perché gli eventuali scavi non hanno carattere permanente. Se invece alteri in modo più marcato il terreno ci sarà bisogno del permesso di costruire.

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