È una domanda che in tanti, in questo preciso momento storico, si stanno chiedendo: comprare casa, tra l’inflazione, i tassi di interesse in crescita e un mercato immobiliare che cambia molto velocemente, conviene o è un azzardo?
Trovare la risposta non è così semplice come sembra. Per questo, ci siamo affidati al nostro Victor Ranieri, General Manager in Casavo.
Ciao Victor, negli ultimi anni abbiamo vissuto una pandemia, una situazione geopolitica instabile e l’aumento dell’inflazione. Come tutto questo impatterà o sta già impattando il mercato immobiliare?
Sono stati anni particolari, motivo per cui oggi l’atteggiamento è più cauto.
Quando nel 2008 abbiamo vissuto la crisi finanziaria, le banche centrali hanno abbassato i tassi di interesse per sostenere l’economia. Un meccanismo e una strategia che ha funzionato: la richiesta di mutui si è impennata. La politica forse troppo espansiva delle banche centrali e i recenti sviluppi geopolitici però, hanno portato volatilità nei prezzi, insieme a una forte inflazione. Per questo, oggi, le banche centrali hanno deciso di alzare i tassi di interesse.
E cosa comporta l’aumento dell’inflazione?
A livello teorico, dovrebbe far sì che nel 2022 il numero di case vendute sia inferiore al 2021. Nella realtà, però, l’aggiustamento tra domanda e prezzo non è immediato, quindi quest’anno è possibile che non vengano registrate particolari oscillazioni. Probabilmente, nei primi 6 mesi del 2023 vedremo un atteggiamento più cauto da parte di chi acquista considerando i prezzi attuali delle case in un contesto di tassi di interesse crescenti sui mutui, mentre chi vende, a sua volta, potrebbe attendere qualche mese per assicurarsi di non svalutare la propria casa.
Cosa cambierà per i mutui?
La statistica più interessante riguarda la scelta della tipologia di tasso, che è variata significativamente in questi ultimi mesi, soprattutto in funzione degli annunci della BCE di questa estate, che hanno causato un aumento significativo dei tassi. Se l’indice EURIBOR, il tasso interbancario di riferimento comunicato giornalmente dalla European Money Markets Institute, è stato quasi costantemente in territorio negativo per circa gli ultimi 7 anni (fino a metà luglio EURIBOR a 3 mesi e fino a metà agosto EURIBOR a 1 mese) e l’indice IRS, il tasso che viene applicato a un mutuo a tasso fisso, quasi costantemente ben al di sotto del 2%, da questa primavera/estate sì è assistito a un’impennata che ha causato un costante aggiornamento dei listini da parte delle banche.
Cosa comporta per chi chiede un mutuo?
La conseguenza diretta è che alcuni mutui a tasso fisso sono diventati troppo cari per i consumatori, che hanno quindi iniziato a considerare e scegliere tassi variabili, e questo lo tocchiamo con mano guardando i dati che arrivano dal nostro Team di Casavo Mutui. Se a inizio anno quasi la totalità dei clienti del nostro servizio optava per un tasso fisso, attualmente la scelta di tassi variabili (principalmente variabili con cap o a rata costante) copre quasi il 50% dei casi. L’aumento dei tassi ha reso, inoltre, molto meno attrattiva la possibilità di fare surroghe in questo periodo storico. Destreggiarsi in questo contesto di mercato può essere una vera sfida. Per questo, con Casavo Mutui abbiamo creato un sistema di analisi e confronto in grado di monitorare tutti i cambiamenti per aiutare i consumatori verso la scelta migliore.
Victor, ma quindi, comprare casa ora è un azzardo oppure no?
Investire sul mattone e farlo in grandi città, è sempre una garanzia.
Oggi i tassi di interesse sono più alti, ma i prezzi delle case, che ora sono già convenienti, probabilmente saranno impattati e subiranno un’ulteriore diminuzione. Questi due aspetti fanno sì che comprare casa ora non sia molto diverso rispetto al periodo pre pandemia e i tassi di interesse che abbiamo oggi non sono più alti rispetto ad altri periodi storici, come per esempio nella primavera del 2012 (Il Sole 24 Ore riporta una casistica di estremi, tra il 6% del 2012 e lo 0.89% del 2019). Inoltre, anche se i tassi dei mutui sono aumentati, bisogna considerare il tasso di interesse “reale”, ovvero il tasso di interesse al netto dell’inflazione. E non è tutto: al momento ci sono ancora i prodotti mutui under 36 e, probabilmente, le iniziative governative per proteggere l’acquisto della prima casa continueranno. Acquistare poi una casa garantita Casavo è un vantaggio: sono case sicure, in cui i clienti non troveranno sorprese negative perché sono già state verificate e/o ristrutturate da noi. In questo modo veniamo incontro alla necessità di una casa già pronta da abitare, senza ulteriori spese post-acquisto.
La tua nuova casa ti sta aspettando, ed è proprio come la immagini.
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