Classe Energetica e Valore Immobile: Come Varia il Valore della Tua Casa con l’APE?

APE è un termine che generalmente si conosce se si ha avuto a che fare con la vendita, l’acquisto o l’affitto di un immobile. Infatti, una classe energetica alta può aumentare il valore dell’immobile fino al 40%.

L’attestato di prestazione energetica (APE) è un documento ufficiale, valido 10 anni, prodotto da un soggetto accreditato, ovvero il certificatore energetico e dai diversi organismi riconosciuti a livello regionale.

Ma cos’è effettivamente questo documento?

L’APE permette di comprendere il livello di efficienza energetica di ciascun immobile, consentendo a chiunque (anche i meno esperti), di capire il valore in termini energetici dell’appartamento che si possiede o che si ha intenzione di acquistare.

È un documento obbligatorio per legge, posto a carico del proprietario dell’immobile, del locatore e di chi pubblica annunci immobiliari. Permette di monitorare determinati parametri necessari per valutare il dispendio energetico dell’immobile.

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Per ottenere questo certificato, sarà necessario un sopralluogo della vostra casa da parte del certificatore, il quale dovrà valutare i seguenti elementi (LUCE-GAS.it):

  1. Qualità degli infissi
  2. Salubrità degli ambienti interni
  3. Efficienza energetica legata ai consumi e agli impianti di riscaldamento e produzione di acqua calda
  4. Eventuali impianti autonomi di produzione di energia

Una volta effettuata la valutazione, vi verrà rilasciata la Targa Energetica, tramite la quale avrete tutte le informazioni energetiche del vostro appartamento.

L’elemento principale da considerare all’interno di questa targa, è la fascia di consumo in cui si trova il vostro immobile, ovvero la classe energetica: se il vostro appartamento rientra nelle classi A+, A o B, ciò significa che è a zero o bassissimo impatto ambientale e si presume che siano stati fatti importanti investimenti tecnologici ed economici. Se invece la vostra casa appartiene alla classe C, è da considerare ancora in linea con tutte le norme in vigore; mentre, qualora la vostra targa riportasse una classe dalla D alla G, è bene che consideriate la possibilità di effettuare investimenti di riqualificazione energetica, in quanto il vostro immobile è ad altissimo consumo energetico.

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L’importanza di rientrare almeno in una classe energetica media, non comporta solo una riduzione della dispersione di energia e dell’inquinamento, ma determina anche una significativa riduzione delle spese di gestione per chi ci abita.

L’aumentare dell’efficienza energetica, come detto in precedenza, è chiaro che necessita il sostenimento di investimenti tecnologici ed economici particolarmente significativi. Ma sappiate che questo maggiore investimento iniziale, vi ripagherà in termini di spese di gestione per il resto della vita (o almeno per il tempo in cui vivrete nella vostra casa). Inoltre, l’aumento della classe energetica comporta un aumento del valore dell’immobile.

Fortunatamente, i temi legati alla sostenibilità ambientale stanno iniziando a coinvolgere sempre più persone, e sempre più persone iniziano a valutare i propri investimenti in funzione del rispetto ambientale. Inoltre, con anche quest’anno, la nuova legge di bilancio 2019 ha riconfermato il bonus risparmio energetico e la proroga bonus casa. Se siete interessati e volete saperne di più, vi consiglio di consultare la sezione pertinente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, in cui vengono indicate nel dettaglio le detrazioni fiscali che potreste ottenere sulle spese di riqualificazione della vostra casa. Non effettuare lavori di riqualificazione energetica comporta una perdita secca di valore del 40%.

Dunque, a tale proposito, la domanda chechiunque sia in procinto di acquistare o vendere casa si troverà a doversi fare è: come influisce la classe energetica di un immobile sulla valutazione commerciale? Sulla base dei dati rilasciati da Immobiliare.it, si stima che un bilocale di circa 65mq, in zona quasi centrale, se di classe A costerà il 29,18% in più rispetto a uno di classe C a Firenze, il 21,6% in più a Roma e il 18,2% in più a Milano. Infine, per un immobile delle stesse dimensioni, la variazione di prezzi tra una classe C e una classe G è del 14,7% a Torino, dell’11,8% a Milano e del 7,8% a Roma (facileristrutturare.it).

Come dimostrano i dati dunque, l’incremento di valore è davvero significativo.

Detto ciò, il consiglio di Casavo è: se siete alla ricerca di un nuovo appartamento, e magari avete trovato quello che fa al caso vostro, prestate attenzione anche alla classe energetica. Qualche spesa iniziale in più, potrà garantirvi nel tempo un’incidenza sensibilmente inferiore delle bollette sulla spesa del mese.

Senza dimenticarsi inoltre, che tutto ciò contribuirà alla salvaguardia del nostro pianeta. La Banca d’Italia ha condotto uno studio sulla capitalizzazione della classe energetica degli edifici e il suo impatto sui prezzi immobiliari in Italia. La classe energetica degli edifici è un fattore cruciale per determinare il valore delle abitazioni. Evidence from Italy mostra come l’efficienza energetica influisca sul mercato immobiliare. Uno studio della Banca d’Italia ha analizzato l’effetto del livello di efficienza energetica sul valore delle residenze a livello provinciale.

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